L’11 dicembre 2024, la Corte Suprema del Montana ha dichiarato incostituzionale la legge SB 99 del 2023, che vietava le cure gender-affirming per giovani transgender. La decisione si basa sulla clausola sulla privacy della Costituzione del Montana, che protegge il diritto di prendere decisioni mediche senza interferenze governative. Questa sentenza permette a giovani transgender, alle loro famiglie e ai medici di continuare ad accedere a trattamenti essenziali per affrontare la disforia di genere.
La Corte ha sottolineato che la legge non vietava tali trattamenti per tutti i minori, ma li limitava solo quando richiesti per scopi legati all’identità di genere, violando così il diritto fondamentale alla privacy. Inoltre, ha riconosciuto che i medici che forniscono cure gender-affirming sono considerati competenti dalla comunità medica.
Phoebe Cross, un ragazzo transgender di 17 anni coinvolto nella causa, ha commentato: “Non capirò mai perché i miei rappresentanti cercano di togliermi i diritti e di negarli ad altri ragazzi transgender. Vivere da adolescente trans è già abbastanza difficile; non abbiamo bisogno che ci vengano tolti altri diritti.”
Organizzazioni per i diritti civili hanno accolto positivamente la sentenza. Kell Olson, avvocato di Lambda Legal, ha dichiarato: “Grazie a questa decisione, i giovani transgender del Montana possono dormire più sereni, sapendo che potranno continuare a prosperare senza questa minaccia.” Malita Picasso, avvocata del progetto LGBTQ & HIV dell’American Civil Liberties Union (ACLU), ha aggiunto: “Ogni giorno in cui le cure sono accessibili è una vittoria salvavita. Continueremo a lottare finché ogni persona transgender avrà il supporto di cui ha bisogno per vivere pienamente.”
Akilah Deernose, direttrice dell’ACLU del Montana, ha sottolineato che, nonostante questa vittoria, la battaglia per i diritti delle persone transgender non è finita: “Continueremo a lavorare per garantire che tutti i cittadini del Montana possano vivere liberi da interferenze governative.”
La sentenza è particolarmente significativa perché si basa esclusivamente su principi costituzionali statali, proteggendo le famiglie e i medici del Montana da eventuali decisioni avverse della Corte Suprema degli Stati Uniti in casi simili, come quello in corso in Tennessee. Questo risultato rappresenta un’importante vittoria per i diritti LGBTQIA+ e riafferma l’importanza di proteggere l’accesso a cure mediche salvavita per le persone transgender.